Maurizio Brasini in ricordo di Gianni

In questo ultimo anno così duro e prodigioso della sua vita, Gianni Liotti ha materializzato attorno a sé un senso tangibile di comunità. Comuni sono le cose degli amici, e di questa parola, “amico”, Gianni ci ha fatto dono più che ha potuto.

Più ci avviciniamo a un gigante, più dovremmo per differenza sentirci piccoli, a meno di arrampicarci sulle sue spalle e poi gloriarci del panorama conquistato. Eppure tutti, in questi giorni, raccontano una storia differente: più ti avvicinavi a Gianni, meno contava quanto tu fossi piccolo o grande lui, perché i ricordi che ci ha regalato iniziano tutti con il suo pronome preferito: “noi”.

Ripenso adesso a quello che ho appreso dai suoi scritti e dalle sue lezioni, e mi accorgo che non c’è stata nessuna differenza tra il suo pensiero e il suo esempio.

Ora che è morto, nel sentire la sua mancanza, fateci caso: siamo rimasti tutti con qualcosa che avevamo messo da parte, che avremmo voluto condividere con lui e ora ci pare che non potremo mai più. Ma ci resta una possibilità: continuare a rendere comuni tutte queste cose con gli amici, quelli incontrati insieme a Gianni e quelli nuovi che verranno.

Un abbraccio

Maurizio

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