Gianni è un gigante. Come si può fare a meno del gigante quando sei cresciuto con quella figura imponente nella tua stanza dei giochi? Quella che è più grande degli altri, che vorrebbero tutti i bambini? Come si può fare a meno del gigante quando pensi che quello che hai scelto, e hai studiato, condiviso con i tuoi pazienti e insegnato ai tuoi allievi, lo hai fatto perché c’era il gigante? Dei giganti raccontano i libri, le canzoni e i sogni ad occhi aperti dei bambini. Noi della SITCC lo abbiamo avuto accanto: a prepararci la strada, a guardarci di quello sguardo calamita, a parlarci con quella voce velluto e a farci carezze all’anima mentre solleticava saziandola sempre la nostra sete di conoscenza. E poi ne volevamo ancora.
Il gigante undici mesi fa ha fatto un’altra magia mostrandoci la sua voglia di vita, insegnandoci cose nuove su cui riflettere e da condividere. Dandoci la possibilità di non farci sprecare occasioni per dirci che ci vogliamo bene.
Ora il gigante se n’è andato, ancora non ci crediamo. Dobbiamo unirci stretti stretti a Sandra, Laura e Marianna perché l’assenza di Gianni è assordante.
Speriamo, Gianni, che tu abbia potuto sentire anche solo una parte della gratitudine che la SITCC sente nei tuoi confronti per quello che hai inventato, costruito e con così tanta passione insegnato e difeso. Non eravamo pronti come Società e come amici, colleghi, allievi, a stare senza di te, ma mi sono di conforto le parole che tu un giorno di qualche anno fa hai scritto a me e Mauro “Tutto è illusorio tranne l’amore, in qualsiasi sua forma.” E allora concludo, pensando a tutti noi soci orfani, come hai concluso tu quella frase per noi: “Grazie, per averci mandato segno del tuo amore, ricambiato”.
Rita Ardito
(lettura in ricordo di Gianni in occasione dei suoi funerali)
Roberto Lorenzini – Un gran bel funerale